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Race Across America 2010
Sabrina Bianchi nella storia della RAAM
Alle ore 7.20 di lunedì 21 giugno 2010, Sabrina Bianchi è diventata ufficialmente la prima donna italiana ad aver partecipato e concluso la Race Across America, la più dura gara ciclistica al mondo.
Dall'Oceano Pacifico all'Atlantico, dalla California al Maryland attraversando complessivamente 12 stati, percorrendo 3000 miglia (circa 4800 km) in 12 giorni 16 ore 51 minuti, Sabrina si è posizionata al secondo posto assoluto fra le 5 donne presenti alle partenza, e prima della sua categoria.
Se per un uomo questa gara rappresenta una sfida estrema, per una donna lo è ancora di più, ma Sabrina ha dimostrato di essere all'altezza di questa prova sia dal punto di vista fisico che mentale, senza mai avere momenti di smarrimento o sconforto anche quando seri problemi causati dalle tante ore passate in sella sembravano avere compromesso la sua marcia verso il traguardo di Annapolis.
La soddisfazione di Sabrina e del suo team è ovviamente enorme, anche perché si era creata attorno a questo evento una grossa aspettativa trasmessa anche attraveso i tanti messaggi e mail di incoraggiamento che hanno raggiunto Sabrina sulla strade degli USA, e che la stessa Sabrina chiedeva di poter ascoltare, dall'altoparlante dell'auto che la seguiva a pochi metri, nelle ultime, lunghe notti passate in sella.
Per questo motivo Sabrina Bianchi ringrazia tutte le persone care, amici, conoscenti e non che le hanno trasmesso affetto e ammirazione.
Cliccare qui per le prime foto di Sabrina Bianchi alla RAAM 2010.
Alle ore 7.20 di lunedì 21 giugno 2010, Sabrina Bianchi è diventata ufficialmente la prima donna italiana ad aver partecipato e concluso la Race Across America, la più dura gara ciclistica al mondo.
Dall'Oceano Pacifico all'Atlantico, dalla California al Maryland attraversando complessivamente 12 stati, percorrendo 3000 miglia (circa 4800 km) in 12 giorni 16 ore 51 minuti, Sabrina si è posizionata al secondo posto assoluto fra le 5 donne presenti alle partenza, e prima della sua categoria.
Se per un uomo questa gara rappresenta una sfida estrema, per una donna lo è ancora di più, ma Sabrina ha dimostrato di essere all'altezza di questa prova sia dal punto di vista fisico che mentale, senza mai avere momenti di smarrimento o sconforto anche quando seri problemi causati dalle tante ore passate in sella sembravano avere compromesso la sua marcia verso il traguardo di Annapolis.
La soddisfazione di Sabrina e del suo team è ovviamente enorme, anche perché si era creata attorno a questo evento una grossa aspettativa trasmessa anche attraveso i tanti messaggi e mail di incoraggiamento che hanno raggiunto Sabrina sulla strade degli USA, e che la stessa Sabrina chiedeva di poter ascoltare, dall'altoparlante dell'auto che la seguiva a pochi metri, nelle ultime, lunghe notti passate in sella.
Per questo motivo Sabrina Bianchi ringrazia tutte le persone care, amici, conoscenti e non che le hanno trasmesso affetto e ammirazione.
Cliccare qui per le prime foto di Sabrina Bianchi alla RAAM 2010.